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Schede primarie
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Storie
Mittente: un gruppo di adolescenti, tutti studenti di un liceo, che stanno approfondendo lo studio della lingua e della cultura italiana riuniti in un club.
Questi ragazzi hanno sentito parlare del Meyer e hanno manifestato il desiderio di mettersi in contatto con i bambini ricoverati, per trasmettere il loro messaggio di vicinanza.
Detto, fatto. Guidati da Jamila, che ha 19 anni e che essendo italo americana ha un'ottima dimestichezza con la nostra lingua, si sono messi al lavoro.
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Storie
Michelle ha 8 anni, fa la terza elementare e ha ricevuto la diagnosi di diabete al Meyer tre mesi fa. È una bambina spumeggiante, ha occhi sorridenti che annunciano, in un lampo, la carica che si porta dentro.
La notizia del diabete (di tipo 1, tipico dell’età giovanile) è arrivata all’improvviso, senza sintomi, grazie ad un’intuizione della mamma che ha insistito per farle degli esami del sangue.
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Storie
Oggi sta bene, ha lo sguardo sereno proiettato in avanti e una grande consapevolezza cresciuta insieme a lei dopo la malattia. Ricorda con precisione matematica la data di ognuno dei suoi ricoveri e quella della diagnosi.
Era luglio e faceva caldo quando i medici del Meyer dettero il nome di “linfoma di Hodgkin” al suo star male.
“Nel pomeriggio feci la biopsia e la sera mi risvegliai in oncoematologia”, ricorda. “Ero incredula, era come se non volessi capire”.
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ProgettiLink to delete content:Link to edit content:
Il Meyer diventa più grande.