Storie di pazienti e persone del Meyer

Michelle e le sue “spugnette” colorate

Ha 8 anni e ha ricevuto la diagnosi di diabete pochi mesi fa. Da allora ha cominciato a fare un sacco di disegni che raccontano la malattia: ne è nato un concorso

Michelle ha 8 anni, fa la terza elementare e ha ricevuto la diagnosi di diabete al Meyer tre mesi fa. È una bambina spumeggiante, ha occhi sorridenti che annunciano, in un lampo, la carica che si porta dentro.

La notizia del diabete (di tipo 1, tipico dell’età giovanile) è arrivata all’improvviso, senza sintomi, grazie ad un’intuizione della mamma che ha insistito per farle degli esami del sangue.

Era agosto. Sono arrivati al Meyer con il referto di un semplice emocromo e ne sono usciti con l’insulina.

Le “spugnette” colorate. Un bel giorno, ma forse piuttosto era sera - e precisamente l’ora delle favole prima di dormire - il suo babbo si è inventato una storia per spiegarle meglio cosa fosse questa malattia diagnosticata all’improvviso.

“È una storia di spugnette colorate, che poi sarebbero l’insulina, che sanno assorbire gli zuccheri – racconta orgogliosa Michelle – Siccome il mio pancreas non riusciva a produrne abbastanza, allora adesso devo prenderle da fuori, altrimenti ne ho poche”.

Da quel giorno quelle spugnette sono diventate, per lei, il modo di rappresentare una malattia che è una presenza quotidiana con la quale adesso sta imparando a convivere.

I disegni. Lo sta facendo con una grinta gigante, quella dei bambini:

“La ho presa con silosofia”, dice ridendo di quel termine buffo che ha inventato.

La sua “silosofia” consiste anche nel fare disegni, tanti e belli, che raccontano le emozioni nuove: ci sono cuoricini felici e cuoricini arrabbiati, come quelli di quando bisogna bucarsi il dito per misurare la glicemia. Ci sono ombrelli per ripararsi dalla pioggia di zuccheri, montagne che simboleggiano i picchi glicemici e ci sono le dottoresse che la seguono.

Un concorso. Proprio dai disegni di Michelle è nata l’idea: bandire un concorso per raccontare cosa è il diabete e come va gestito attraverso temi, racconti, fumetti, disegni e chi più ne ha più ne metta.

Il Meyer se ne è fatto promotore: c’è tempo fino al 30 settembre 2020 per consegnare o inviare gli elaborati al Servizio di Diabetologia pediatrica (Servizio di Diabetologia pediatrica del Meyer viale Pieraccini 24, 50139, Firenze) o all’indirizzo di posta elettronica concorsodiabete@meyer.it

 

Tutte le informazioni sono disponibili su www.meyer.it/concorsodiabete. Gli elaborati più comunicativi saranno premiati a novembre 2020 e andranno a comporre un opuscolo per aiutare grandi a piccini a raccontare con parole più comode che cosa è il diabete.